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La burocrazia dello smaltimento

smaltimentoI rifiuti derivanti dall’edilizia (soggetti a smaltimento) sono costituiti principalmente dagli scarti ed i residui provenienti  da:
– demolizioni
– ristrutturazioni
– smantellamento di vecchi edifici o muri.

In tutti questi casi, la regolamentazione dello smaltimento dei rifiuti edili si è resa necessaria per evitare la dispersione selvaggia nell’ambiente di sostanze potenzialmente nocive.

Lo smaltimento degli inerti

Si chiamano inerti tutti quei materiali di tipo sabbioso o ghiaioso utilizzati come aggregato per realizzare conglomerati come le malte, il cemento e il calcestruzzo. La loro origine può essere naturale o artificiale, in ogni caso essi sono un tipico risultato residuale di azioni di smantellamento o demolizioni di costruzioni edili.

Gli inerti partecipano quindi in un ciclo che li vede prima parte nei conglomerati e poi, dopo un risanamento o una ristrutturazione, dispersi a seguito della demolizione per un rifacimento funzionale.

Risulta allora fondamentale il riciclaggio di tali rifiuti inerti, grazie al quale è possibile ottenere, tramite analisi e separazione, nuovi aggregati provenienti dagli scarti di precedenti lavori.

Purtroppo però questa procedura di raccolta, recupero e trasformazione ha dei costi organizzativi e burocratici di tutto rispetto. Come ogni cosa in Italia non basta donare i nostri scarti alle apposite raccolte, non basta trasportarli in loco coi nostri mezzi, ma bisogna pagare pure una consistente somma di denaro che, a volte, viene a costare anche di più del materiale nuovo.

Su tutto questo caos, ci mette lo zampino anche la burocrazia che, oltre che complicare il procedimento con legislazioni assurde (con multe salate in caso di inadempienze o errori formali), contribuisce a creare un iter automatico di controllo fiscale che porta a far lievitare il costo dell’opera a livelli assurdi.

Perché IgroDry conviene

Facciamo un esempio; se dovessimo risanare un muro umido nella nostra abitazione usando la tecnica tradizionale dovremmo:
– rimuovere l’intero intonaco ammalorato per una altezza sufficiente (di solito più di un metro) per l’intera lunghezza perimetrale delle pareti umide
– trasportare e smaltire i detriti generati in apposite discariche con mezzi adeguati ed a nostre spese (o indirettamente a spese dell’impresa)
– rifare l’intero intonaco secondo le nuove specifiche (solitamente intonaci macroporosi prodotti da aziende blasonate)
– pagare la parcella salata della ditta che dovrà computare oltre ai costi del personale, anche quelli dello smaltimento e dei nuovi materiali

Una particolare attenzione dovrà essere posta anche sulla congruenza contabile in quanto, conoscendo la quantità di materiale smaltito, sarà fin troppo semplice verificare se i costi di quel lavoro presenta anomalie o sospette evasioni contabili.

IgroDry è ideale per risanare muri umidi con la massima economia
– senza generare rifiuti inerti da dover smaltire
– evitando lavori inutili
– proteggendo l’ambiente
– evitando polveri e disagi.

Maurizio Zucconi
Applicatore IgroDry

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