NotizieProfessionisti

IgroDry un rimedio efficace anche contro gli acari

acariCosa sono gli acari della polvere

Sono microscopici animali che si nutrono principalmente di piccoli frammenti organici che si staccano continuamente dalla superficie del nostro corpo e degli animali domestici.
Gli Acari Dermatophagoides sono aracnidi molto piccoli (misurano dai 200 a 600 µm), non visibili ad occhio nudo, appartenenti alla famiglia delle zecche e dei ragni, che si ritrovano in molti luoghi comunemente abitati dalle persone.

Dove si trovano gli acari

In ogni abitazione, anche la più pulita, sono presenti gli acari: nei letti si trovano oltre il 94% dei loro allergeni, in ogni grammo di polvere sono presenti da 2.000 a 15.000 acari.

Gli acari trovano nelle nostre case un ambiente ideale e le condizioni necessarie alla loro sussistenza:
– Assenza di luce solare. Gli acari non tollerano la luce, per questo si annidano nei cuscini, negli strati interni del materasso, nei tappeti, nei peluches, nei tendaggi, nella moquette e in tutti gli altri oggetti che trattengono facilmente la polvere, ma anche tra le scaglie di pelle morta e la forfora.
– La temperatura alta e l’umidità ne favoriscono la crescita. I microscopici artropodi proliferano meglio a temperature superiori ai 20°C e umidità relativa tra 60-80%.
– Cibo in grande quantità. Gli acari possono nutrirsi di tutto ciò che riescono a trovare di organico nell’abitazione, come le spore della muffa, peli e le cellule morte della pelle provenienti da persone e animali domestici.

Che cosa sono gli allergeni dell’acaro

Non sono gli acari stessi a provocare la reazione allergica, ma gli allergeni maggiori sono le sostanze presenti principalmente nelle loro deiezioni, nelle secrezioni e nel corpo morto dell’acaro.
In particolare, le particelle allergizzanti possono essere costituite dagli enzimi presenti nelle particelle fecali dell’acaro; questi, una volta liberati nell’aria, sono facilmente inalati, scatenando allergie respiratorie.
Gli allergeni restano depositati nel luogo in cui sono prodotti dall’acaro (materassi, cuscini ecc.) e si accumulano in grandi quantità. Il contatto con le particelle allergizzanti avviene attraverso le vie respiratorie, poiché i movimenti del corpo umano le sollevano, consentendo la loro captazione.

Periodo di esposizione agli allergeni

L’allergia agli acari della polvere appartiene al gruppo delle allergie perenni, che si manifestano tutto l’anno. Non esiste una periodicità fissa, ma i sintomi possono intensificarsi soprattutto nel periodo invernale, quando, all’interno delle case, riscaldate e poco areate, si creano le condizioni ideali per la crescita degli acari.

L’allergia agli acari della polvere è una delle forme allergiche più importanti e diffuse nei paesi occidentali. Il responsabile è un microscopico artropode (Dermatophagoides pteronissinus e farinae), ampiamente diffuso nell’ambiente ed in grado di provocare, nei soggetti sensibili, una potente reazione immunitaria definita, spesso erroneamente, allergia alla polvere.
La sensibilizzazione verso gli allergeni dell’acaro rappresenta il maggior fattore di rischio per lo sviluppo dell’asma.
Inoltre, la reazione infiammatoria a carico dell’apparato respiratorio, rende il soggetto allergico suscettibile all’attacco di nuovi agenti nocivi (altri allergeni, patogeni…), che possono aggravare il quadro clinico.

Nonostante questi aspetti, le allergie agli acari della polvere si possono controllare con semplici interventi di bonifica ambientale.

Sintomi

La manifestazione dell’allergia agli acari della polvere può variare: può essere lieve o grave.
La reazione allergica, causata dall’inalazione dei resti di acari morti e delle loro defecazioni, si può manifestare con sintomi soprattutto respiratori (rinite e/o asma). Talvolta, compaiono anche arrossamento/gonfiore agli occhi, lacrimazione, fastidio alla luce, senso di malessere generale, debolezza e stati di ansia. Gli allergeni causano il rilascio di istamina che provoca congestione nasale, gonfiore e irritazione delle vie respiratorie superiori.
I sintomi dell’allergia agli acari della polvere possono comparire simultaneamente oppure in fasi successive:

Sintomi causati da infiammazione delle vie nasali:
– rinite: ostruzione nasale, starnuti (in rapida successione), naso che cola (rinorrea);
– congiuntivite: lacrimazione, arrossamento, prurito, gonfiore e irritazione agli occhi;
– prurito al naso, al palato o alla gola.

Sintomi associati ad asma e difficoltà respiratorie:
– oppressione toracica;
– respirazione sibilante (fischio udito in fase di espirazione);
– tosse secca;
– difficoltà di respirazione (soprattutto durante il sonno o in fase di sforzo fisico);
– disturbi del sonno a causa della mancanza di respiro, tosse o dispnea.

In alcuni casi, l’allergia agli acari può anche provocare:

– eczema atopico, arrossamento, eruzioni cutanee;
– arrossamento cutaneo e prurito a livello del viso e del cuoio capelluto.

I disturbi del sonno e lo stato di affaticamento permanente causati dall’allergia agli acari, possono influenzare negativamente sulle attività quotidiane, scolastiche e professionali, andando ad incidere negativamente sulla qualità della vita.

Allergie crociate

Un paziente allergico agli acari può anche presentare reattività crociata con certi alimenti.
L’allergia agli acari può provocare una reazione con:

– Crostacei, mitili e molluschi (gamberetti, aragosta…);
– Lumaca di terra e di mare;
– Tyrophagus putrescentiae (acaro delle derrate alimentari, si possono trovare allergeni in grano, farina, prosciutti, formaggi e coltivazioni di funghi);
– Blatta.

Gli acari che prosperano nella polvere di casa nostra si nutrono delle cellule morte della nostra pelle e creano disturbi a coloro che sono predisposti a riniti, asma, congiuntiviti e allergie.

Le aree che questi piccoli insetti prediligono per proliferare sono:
– i tappeti
– i materassi
– i tendaggi
– le lenzuola
– i cuscini,
gli acari infatti hanno dei dispositivi uncinati per stabilizzarsi ed ancorarsi alle fibre dei tessuti.

Consigli per eliminare gli acari

– Pulire la casa di frequente, con aspirapolvere (mai scope) dotato di filtro antiallergico.
– Utilizzare copripiumini e coprimaterassi antiacaro facilmente sfoderabili e lavabili
– Aerare di frequente e per lungo tempo i locali abitativi.
– Quando possibile far entrare luce solare in abbondanza nelle giornate più illuminati
– Prediligere sempre pavimenti in ceramica, marmo o legno alla moquette evitando tappeti e tendaggi pesanti (le tende leggere sono più facilmente lavabili)
– Evitare grandi quantità di oggetti e suppellettili  che favoriscono l’accumulo di polvere ed una oggettiva difficoltà alla rimozione.
– Mantenere una temperatura, all’interno dei locali, mai soperiora ai 19-20 °C (meglio meno), tale che non favorisca la proliferazione degli acari
– Nei giorni assolati illuminare il più possibile le stanze da letto soprattutto nelle ore centrali per approfittare del naturale effetto sterilizzante della radiazione solare (gli acari sono fotofobici e muoiono se esposti ad intensa luce solare).

Attrezzature per la pulizia

– Gli aspirapolvere tradizionali (a sacchetto o ad aria) rimettono in circolazione nell’aria e nell’ambiente gran parte degli allergeni rendendoli così ancor più facilmente respirabili.
– I sistemi a vapore (150°C) riescono a penetrare in profondità e possono eliminare parte degli allergeni, ma il loro utilizzo non è consigliato su tappeti né su materassi, in quanto le fibre trattengono l’umidità favorendo poi lo sviluppo incontrollato degli stessi acari.
– Gli aspirapolveri dotati di filtri HEPA (High Efficiency Particulate Arrestance) possono essere efficaci nel ridurre la concentrazione delle particelle allergizzanti nell’ambiente ed evitano di disperdere gli acari nell’aria durante le pulizie. Questi aspiratori sono grado di trattenere il 99,5% circa delle particelle di 0,3 micron. Tuttavia, il costo di questi aspiratori resta ancora elevato e i risultati sono ancora controversi e non pienamente dimostrati

Altre soluzioni

Oltre tutto questo, la soluzione più efficace al problema degli acari è la drastica riduzione del tasso di umidità. Se si è al di sotto del 50-55%, con temperatura limite non superiori ai 18°C, questi parassiti sopravvivono con difficoltà e comunque proliferano molto più lentamente

In caso di forte umidità ambientale dovuti a murature umide, la soluzione è oggi possibile con un prodotto sicuro e atossico che asciuga definitivamente la risalita capillare muraria.
Benché da molti sia considerato un problema di difficile soluzione, l’esclusiva tecnologia IgroDry risolve drasticamente l’eccessiva umidità ambientale asciugando i muri in pochi giorni e con pochi semplici passaggi a pennello.
Una volta riportate alla normalità le murature (vere responsabili degli eccessi igrometrici ambientali)  il problema dei consumi da riscaldamento, delle muffe e degli acari e della vostra salute saranno risolti per sempre.

 

 

.

Share
Share