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Pitture termiche: pro e contro su alcuni prodotti in commercio

pitture termicheQualche tempo fa, dalle ricerche di AltroConsumo, è apparsa una comparazione tecnica tra le 4 migliori pitture termiche in commercio.
I 4 prodotti venivano testati su murature ed ambienti uguali e venivano rilevate le corrispondenti prestazioni in termini di isolamento effettivo rispetto a quanto promesso dai produttori.

I risultati? Inutile anticiparli, quello che posso dire subito è che in cambio di promesse eclatanti e prestazioni miracolose,  i risultati si sono dimostrati mediocri ed estremamente lontani dalle aspettative.

Promettono risparmi energetici interessanti ed assenza di condensa sui ponti termici isolando le pareti interne o esterne della casa con uno strato altamente isolante.
Per questo vengono chiamate pitture termoisolanti (o anche vernici termiche) e contengono microsfere o nanoparticelle in ceramica o vetro disperse su una resina di supporto.

Secondo la teoria dei produttori, queste particelle creerebbero uno strato d’aria tra la parete e la pittura, che permetterebbe di ridurre le dispersioni termiche, di ridurre i ponti termici ed in pratica di compensare la temperatura superficiale della parete, abbassandola in estate e aumentandola in inverno.

Viste le buone caratteristiche dichiarate, in molti si sono chiesti se simili prodotti possano essere una valida alternativa al cappotto termico per il risparmio energetico (perché sarebbero più facili da applicare e più economici).
Beh dobbiamo dire che, dai test effettuati, si è dimostrato che tali prodotti non raggiungono neanche lontanamente le promesse descritte in etichetta.
Si è riscontrato anche che, rispetto a una normale idropittura, la migliore delle vernici termiche, riesce ad alzare la temperatura media della parete di meno di un grado.

Nel test si sono applicati i prodotti su pareti non isolate con alta differenza di temperatura tra interno ed esterno, in modo da poter maggiormente evidenziare gli effetti che le termopitture riuscissero a garantire.
I risultati che elenchiamo di seguito, evidenziano che i produttori si sono spinti troppo in avanti con le promesse e che queste non sono nemmeno lontanamente riscontrabili nella realtà.
Analizzando con attenzione i risultati ottenuti si dimostra senza alcun dubbio che la temperatura superficiale è influenzata solo in maniera marginale da queste miracolose vernici.

IgroDryBanner1aQuesti i test.

AtriaThermika – termoisolante interno
Costo medio: 91 euro per 5 litri di prodotto (pari a circa 12 euro al metro quadro)
Descrizione del prodotto: Pittura per interni a base di resine acriliche miscelate con perline di ceramica.
Dichiarazioni: in etichetta si dichiara un risparmio energetico del 20% e nella scheda tecnica si evidenzia una forte riduzione dello scambio termico rispetto alle superfici trattate con la pittura tradizionale.
Risultati del test:  le prove non confermano qquesti risultati. Pur essendo il migliore fra i controllati, il prodotto è in grado di aumentare la temperatura media superficiale di soli 0,74°C.

Boero – idropittura termoisolante
Costo medio: 50 euro per 5 litri di prodotto (pari a circa 5 euro al metro quadro)
Descrizione del prodotto: Pittura a base di resine sintetiche in emulsione e microsfere di vetro cave.
Dichiarazioni:  in etichetta si promette la creazione di un “effetto barriera” che sarebbe capace di inibire le variazioni termiche, la trasmissione di rumori (effetto fonoassorbente) riducendo anche la formazione di condensa e di muffe (contiene “biocidi”).
Risultati del test: l’esito delle prove sconfessa totalmente questi slogan ed il miglioramento termico che offre è praticamente insignificante o nullo.

ThermoSchield – Exterior
Costo medio: 124 euro per 5 litri di prodotto (pari a circa 8 euro al metro quadro)
Descrizione del prodotto: Pittura per esterni, a base acrilica, con microsfere cave di ceramica.
Dichiarazioni: in etichetta si attribuisce al prodotto addirittura le stesse proprietà della pelle nel garantire l’equilibrio termico e promette un miglioramento dell’isolamento termico fino al 40%.
Risultati del test: mancano studi teorici e prove pratiche che supportino le qualità vantate. La sua capacità di innalzare la temperatura media di una parete non isolata è assolutamente modesta e riesce ad aumentarla in media di 0,44 °C.

Surfapore – Thermodry Exterior Paint
Costo medio: 207 euro per 10 litri di prodotto (pari a circa 3,45 euro al metro quadro)
Descrizione del prodotto: pittura acrilica per esterni a base di nanotecnologie.
Dichiarazioni: in etichetta si dichiara una elevata capacita di riflessione energetica e una buona resistenza alla dispersione di calore, qualità che assicurerebbero un “significativo” risparmio energetico.
Risultati del test: Squesto ultimo prodotto ha dimostrato di riuscire ad aumentare la temperatura di una parete non isolata di soli 0,43°C. Evidentemente troppo poco per poter vantare un risparmio energetico significativo in termini economici.

Alla luce di quanto descritto, benché Igrodry non appartenga alla categoria delle vernici nè alle pitture termiche e non abbia mai dichiarato caratteristiche termoisolanti (in quanto è maggiormente efficace nei muri umidi soprattutto se gravemente inquinati da sali minerali), possiamo dire che tali risultati così mediocri si possono superare molto facilmente semplicemente applicando su qualsiasi pareter 2 sole mani di IgroDry allo scopo di ripristino dello stato naturale di traspirazione muraria.
Non va infatti dimenticato che è ancora oggi la muratura è l’unico vero e primario sistema di protezione, di isolamento e di accumulo termico esistente in un edificio.
Tenere efficiente, traspirante ed asciutta la muratura perimetrale, si è dimostrato più volte essere il miglior modo per un risparmio energetico importante (molto più delle pitture termiche), offrendo una ottima salubrità dell’aria ed una perfetta protezione contro muffe, funghi e batteri nell’ambiente domestico.

Provare per credere, IgroDry, anche se ha costi leggermente superiori (paragonati alle pitture termiche), questi verrebbero compensati dal miglior effetto risanante ed isolante ottenuto, la più facile applicazione, la minor invasività, nessun odore di solventi in casa, nessuna necessità di schermare mobili e suppellettili in quanto trasparente, inodore ed incolore. Non a caso è anche il miglior antimuffa oggi in commercio.

tratto da :  AltroConsumo

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Aggiornamento del 31 settembre 2015

A seguito della protesta di un produttore di pitture termiche (che vi espongo qui di seguito in verde), sembra sia da considerare inattendibile quanto scritto da Altro Consumo sull’articolo appena esposto.
Fermo restando che oggi sembra che la qualità venga dettata solo da chi è in possesso di certificazioni senza guardare l’efficacia dei prodotti (in questo caso le pitture termiche), ci atteniamo a quanto deciso in ambito legale e pubblichiamo tale rettifica.

Buongiorno,
le allego Manuale-ANIT, il quale elenca le ISO di riferimento per i prodotti non marchiati CE, come nel caso delle pitture.

A pagina tredici può notare il riferimento alla ISO 1934:2000, con la quale abbiamo Certificato SurfaPaint TD (che le allego)

Lo stesso manuale sottolinea come alcuni materiali venduti per miracolosi non avendo certificazioni, ma con calcoli fatti dalle stesse case distributrici, non abbiano nessun valore.

Altro Consumo, si è dimostrato, tutt’altro che attendibile, visto che ha preso un materiale con caratteristiche di termo-riflessione e ha voluto fare calcoli per conduzione, misurando poi sulla superficie le temperature, dove il nostro prodotto non ha nessuna funzione… rimane comunque una sola risposta.. SurfaPaint è l’unico prodotto certificato, e difficilmente si vedranno altri materiali certificati con questa norma che dimostrerebbe la reale efficacia di un prodotto.

La certificazione ci permette di chiedere rettifica a chiunque, anche in buona fede, ripubblichi la notizia millantatoria.

Rimanendo in  una linea di non polemica, sarebbe utile che nel suo blog, pubblicasse quello che il manuale ANIT scrive, e che SurfaPaint è certificata per la sua efficienza e riconosciuta dalle norme vigenti.

Questa è informazione indipendente e tecnicamente non contestabile.

Cordialmente

IgroDrySoddisfazione

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14 pensieri riguardo “Pitture termiche: pro e contro su alcuni prodotti in commercio

  • ANTONINO SPANO'

    ARGOMENTO MOLTO INTERESSANTE.
    GRAZIE SE MI INVIERETE ALTRE NOTIZIE.
    ING.ANTONINO SPANO’

    Rispondi
    • Buonasera ingegnere intanto la ringrazio per il suo commento sull’articolo del nostro blog riguardante le vernici termiche murarie.

      Quello che posso dirle, oltre alle notizie e le informazioni sul sito, è che sarà a breve pubblicata una interessante ricerca fatta da un suo collega marchigiano, riguardo le particolari proprietà di IgroDry applicato sulle strutture armate in CA.

      Secondo tale ricerca il prodotto, applicato a pennello sui pilastri e cordoli in CA della propria dimora, ha evidenziato un aumento medio di temperatura variabile tra i 5 e gli 8 °C (temperature misurate in pieno inverno tra il gennaio e febbraio 2015).

      Seguito e misurato costantemente anche nei periodi caldi, ha denota un ottimo isolamento anche dal caldo.

      Non si capisce ancora bene il motivo per cui questo avviene, ma si presume che il prodotto sia in grado di rimuovere l’acqua molecolare che rimane imprigionata all’interno del manufatto.

      Se tale eventualità sarà confermata sarà interessante valutare come si comporterebbero le strutture armate così trattate anche contro gli incendi.

      E’ noto infatti che eventi di sovratemperatura apportano danneggiamenti notevoli alle strutture piu che per le forti dilatazioni termiche e lo snervamento degli acciai, soprattutto per l’esplosione delle bolle di vapore che si generano all’interno del cemento dovute all’acqua che rimane imprigionata all’interno delle malte.

      Potrà valutare tale fenomeno dalle relazioni dei tecnici che hanno ispezionato i danni nei devastanti incendi nei trafori del San Gottardo e del Monte Bianco alcuni anni fa che hanno causato oltre ai morti, centinaia di feriti colpiti dall’impatto delle volte crollate per esplosione.

      Al momento quindi, oltre ai benefici che il prodotto dà alle murature umide rimango sul vago riguardo questa nuova applicazione.

      Ovvio che se vi fosse un professionista interessato a aprire una nuova ricerca su tale tema saremmo più che felici poterlo supportare.

      Saluti

      Rispondi
    • La pittura termica va bene anche per ridurre l’umidità di risalita nelle pareti?

      Rispondi
      • Solitamente Erica le pitture termiche hanno delle microsfere in vetro disperse nella pittura per aumentare l’isolamento termico in uno piccolo spessore. Quindi tal prodotto non è assolutamente valido per ridurre l’umidità di risalita nelle murature perché ne riduce la traspirazione muraria anche del 30%.

        Rispondi
  • Sebastiano

    buon giorno, ho un ambiente freddo la camera si trova sotto tetto senza isolante , mi chiedevo se questo prodotto e consigliato o no. Non ho problemi di muffa ma di muri freddi. ho circa 20 m2 di superfice . Questo prodotto visto l’elevato costo mi garantirebbe un elevato risparmio di riscaldamento? cordiali saluti

    Rispondi
    • Signor Sebastiano IgroDry è un risanante murario non ha funzioni isolanti semmai le induce perché aiuta l’asciugatura muraria. Normalmente le funzioni di isolamento termico le dovrebbe fornire il muro stesso proprio per le sue caratteristiche, ora a meno che questo non sia umido o fortemente degradato, normalmente una muratura asciutta è anche un ottimo isolante termico.
      Nel suo caso dovrebbe prima misurare e verificare lo stato di umidità muraria (il fatto che non vi siano muffe non è indicativo) e poi provvedere ad affettuare eventuali lavori.
      In pratica è come se avesse un buon maglione di lana che, se asciutto, le fa passare un inverno felice e caldo, ma se umido le fa sentire più freddo che se fosse svestito.
      Spero di essermi spiegato.

      Rispondi
  • Andrea Spada

    Buongiorno ingeniere,ho un piccolo appartamento esposto a nord, sopra ho una terrazza ed i muri sono blocchetti in tufo che poggiano a terra;per ben 2volte il costruttore mi ha fatto le iniezioni di resina, ma nulla l umidità risale ancora; la domanda è : se uso idrogry dopo quanto mi riesce l umidità?

    Rispondi
    • Signor Andrea trattare il tufo con la barriera chimica solitamente è poco efficace vista la porosità a bolle chiuse specifica del materiale. In ogni caso, prima di questo trattamento fortemente invasivo, sarebbe necessario controllare bene per accertarsi che nel suo caso non vi siano infiltrazioni dall’alto che andrebbero a vanificare (anzi a peggiorare) il trattamento effettuato. Su questo spazio però non posso approfondire più di tanto, quindi la prego di contattarmi direttamente per email in modo da conoscere meglio il problema e cercare di risolverlo. Può scrivermi anche tramite il form CONTATTI a questo link https://www.igrodry.com/contatti/

      Rispondi
  • Antonio Bonizio

    Buonasera,da quando ho cambiato gli infissi mi si è presentata la muffa in una stanza al nord e in bagno .ho usato pitture anti muffa ma è ritornata quando toccò i muri sono umidi ora mi chiedo ce un prodotto che può togliere questo problema,o isolare i muri? Grazie

    Rispondi
    • Signor Antonio, anche senza falsa modestia, spesso sosteniamo che igrodry è uno tra i migliori prodotti per questo problema che espone. Purtroppo le pubblicità ingannevoli e i metodi commerciali poco limpidi di alcuni penalizzano molto anche noi, non permettendo a molti utenti di saper riconoscere il meglio o di potersi fidare delle nostre sane e sincere affermazioni.
      Solo dopo aver spesi soldi inutilmente ci si accorge che si sarebbe potuto risparmiare indirizzandosi fin da subito su un prodotto superiore.
      Riguardo il suo dubbio mi par chiaro che, nonostante le informazioni da noi riportate e le opinioni di utenti soddisfatti, sembra che non voglia ancora convincersi. A questo punto che dirle, si tenga il suo problema!

      Rispondi
    • Adriana Ferrari

      il sistema migliore per non avere la muffa in casa è quello di aprire nel modo giusto le
      finestre:spalancare persiane , finestre e porte e fare corrente per dieci minuti.
      per quanto riguarda il bagno: spalancare le finestre e chiudere la porta. ritornare dopo un po’ toccare le piastrelle e se sono asciutte si può’ chiudere la finestra. Solo facendo corrente in casa riusciamo ad asciugare i muri. Seguendo questi semplici consigli vedrà che non avrà più questo problema.

      Rispondi
      • Pierluigi

        una sola volta NON basterebbe aprire le finestre…..e poi chi paga il riscaldamento???

        Oggi il sistema migliore è l’isolamento dell’involucro….se si costruisce bene con “muri” perfettamente isolati…NON avremmo mai nessun tipo problema e nessun rimedio drastico da attuare per la muffa. (la notte poi chi si alza per aprire le finestre? il maggiordomo non c’è in casa e poi farebbe freddo con il pigiama)

        PS. una volta non c’era neanche bisogno di aprire continuamente le finestre…in quanto, le case avevano una “naturale” areazione 24h su 24….dovuto a scarso isolamento, infiltrazioni d’aria dai serramenti e spifferi vari…. ma di contro, c’era un pessimo comfort con sprechi e costi enormi di riscaldamento.

        PPS. quindi oggi con case isolate (quelle che effettivamente lo sono) e consumi energetici bassi da rispettare NON possiamo permetterci di aprire in continuazione le finestre per arieggiare per scongiurare la muffa!

        OTTIMA COSTRUZIONE/ISOLAMENTO…. NIENTE MUFFA!!!

        Rispondi
  • Ing. Salvatore gallo

    La soluzione è la ventilazione Automatica controllata a recupero di calore (VMC). Estrattori da collocare in bagnie cucina che si attivano automaticamente. Per altro anche se non si forma muffa l’aria nei locali va cambiata comunque per via di tutta una serie di problemi che si possono avere, incluso il Radon

    Rispondi
    • Beh guardi, non abbiamo la stessa sua opinione, ci sono molti problemi aggiuntivi per non optare verso la sua osannata VMC. Ne abbiamo ampiamente parlato sull’articolo che trova linkato di seguito: Vai all’articolo

      Rispondi

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