Cos’è la muffa e come si crea?

 

Oltre al danno estetico e statico sulla muratura descritto in precedenza, il processo porta a problemi di insalubrità anche per lo spazio vivibile.
L’eccessiva evaporazione delle pareti induce inevitabilmente a saturare l’aria dell’ambiente rendendola estremamente umida. Questo esagerato ed anomalo apporto di acqua in sospensione (in stato di vapore), tenderà quindi a condensare sui punti più freddi dell’ambiente (solitamente sugli spigoli del soffitto e sui muri periferici esposti più a nord).
La persistenza costante di queste goccioline di  condensa (rugiada) mantiene costantemente umido l’intonaco e facilita la proliferazione di funghi e muffe di ogni tipo.
Questi microorganismi, che solitamente si alimentano con i contenuti organici delle pitture e con l’acqua presente nell’intonaco, iniziano a riprodursi indiscriminatamente emettendo spore nocive per la salute che si propagheranno nell’ambiente.
Queste spore microscopiche, di dimensioni che vanno da 1 fino a 300 µm, satureranno gli ambienti impregnando gli armadi, i tessuti, i materassi, i vestiti, i cibi e verranno continuamente respirate dagli ignari abitanti.
L’eccesso di questi particolati nanoscopici può portare a gravi insufficienze respiratorie, asmi bronchiali e gravissime allergie alimentate dallo stesso ambiente che ci dovrebbe invece proteggere. Benché possa sembrare un problema marginale, tenere conto che la nocività delle polveri sottili, oltre al valore allergenico delle sostanze in sé, dipende anche dalle loro micro dimensioni e dalla loro capacità di raggiungere le diverse parti dell’apparato respiratorio:
oltre i 7    µm: cavità orale e nasale
fino a 7,0 µm: laringe
fino a 4,7 µm: trachea e bronchi primari
fino a 3,3 µm: bronchi secondari
fino a 2,1 µm: bronchi terminali
fino a 1,1 µm: alveoli polmonari

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