La traspirazione muraria
In edilizia e nella scienza dei materiali, per traspirabilità si intende la specifica capacità di un materiale di poter essere attraversato da vapore (aria umida) o gas.
La caratteristica di traspirabilità è quindi strettamente correlata alla porosità del materiale, dal suo spessore, dai materiali frapposti in esso o applicati alle sue superfici esterne o interne.
E comunque, generalmente, si può dire che più un manufatto edilizio risulta poroso e più esso sarà traspirante, ma anche, più il materiale sarà spesso, trattato con pitture o schermato con altri materiali e più si opporrà a tale fenomeno.
Dalla combinazione di tutti questi fattori, tipici di una qualunque muratura o struttura muraria, si ottiene un coefficiente Sd (che è il coefficiente di permeabilità del materiale μ moltiplicato per lo spessore) o WDD (che esprime la quantità di vapore in grammi che viene smaltito attraverso un metro quadrato di struttura muraria nelle 24 ore).
Bene, ora, senza troppo approfondire, andiamo ad analizzare e focalizzare le inesattezze che vengono dette e scritte nei depliant, nel web, dagli informatori, dai tecnici e dai produttori di materiali per l’edilizia.
Vorrei da subito forzare una generalizzazione fin troppo ovvia e scontata (non me ne vogliano gli interessati) ma come sempre ognuno spinge acqua al proprio mulino con l’intento di essere convincenti e poter vendere il proprio prodotto.
Troviamo allora che la filiera produttiva della casa a risparmio energetico (a partire dai materiali fino agli infissi) vuol dimostrare che il muro non è che una semplice membrana di separazione tra l’interno e l’esterno che ha funzione puramente contenitiva.
Tutto perché ci vogliono appioppare una casa totalmente sigillata e stagna, con 40 cm di cappotto termico, infissi in classe A++ (ottimi per i sommergibili) e sistemi di scambio di aria a recupero di calore (VMC) controllata a microprocessore nell’utopia di un risparmio di calore quasi assoluto.
Se andiamo ad analizzare i produttori di materiali bio ecologici troviamo che il muro e l’intera casa diventa un organismo quasi vivente che ha bisogno di respirare.
Questi puntano ad appiopparci materiali costruttivi e malte altamente sicure che non emettono gas nocivi che non influiscono troppo sul bilancio energetico del pianeta, che sono riciclabili al 100%, che sono assolutamente atossici e prodotti senza lo sfruttamento del suolo ed a Km 0 nell’utopia di arrivare a zone antropizzate che non apportino problemi all’ambiente e alla nostra salute.
La verità, secondo noi, sta nel mezzo e soprattutto nel parlar chiaro. Non possiamo accettare quindi estremizzazioni che, oltre ad essere molto onerose per i portafogli di chi deve costruire (o ristrutturare), non apportano sostanziali benefici, oltre al fatto che risultano meno durevoli nel tempo e molto complicati nella manutenzione.
Vorremmo quindi affermare con forza che una muratura ha una sua propria e fondamentale funzionalità che non può essere dimenticata né cancellata da 3000 e più anni di storia edilizia.
I muri ed i materiali lapidei creano, di fatto, una interfaccia fondamentale per il benessere igrotermico di un edificio e per i suoi fruitori. Le loro proprietà termiche e traspiranti sono uniche e non riproducibili in altro modo o con altri materiali di genere diverso o sintetici.
Oggi, benché molti letterati e ricercatori, accecati un po’ dalla modernizzazione, continuino ad ignorare queste grandi caratteristiche, vorrei farci porre molta più attenzione soprattutto su alcuni punti.
Nei moderni studi viene solitamente considerato che la quantità di vapore smaltita da un muro è generalmente irrisoria rispetto alle grandi quantità smaltibili dalle finestre e per questo quasi mai il muro viene inserito nei calcoli, ma in realtà non è così. Il muro è in verità in grado di smaltire e scambiare una enorme quantità di vapore e di gas con l’esterno, solo che tale scambio avviene molto lentamente.
Ma facciamo due conti per dimostrare di che entità si tratta: prendiamo una stanza di un soggiorno di dimensioni 7 x 5 metri (quindi una superficie utile di 35 m2) capace di ospitare comodamente 4 persone. Su tale superficie insisterà una muratura perimetrale di circa 107 m2 compreso anche il solaio (21+21+15+15+35).
Sappiamo che una famiglia media di 4 persone emette, con il respiro, circa 10 litri di vapore d’acqua nelle 24 ore e mediamente altri 30 litri per le proprie attività domestiche (doccia, cucina, panni stesi, ecc.).
Consideriamo ora che le capacità traspiranti medie di una muratura sia dell’ordine di 700 grammi di acqua per mq nelle 24 ore (in realtà può essere molto superiore se il muro è nuovo ed asciutto).
Fatta una semplice moltiplicazione, tutta la muratura, considerata nella nostra stanza di esempio, sarà in grado di smaltire ben 70 litri di vapor d’acqua al giorno, tale entità di gas e vapore verrà scambiata seguendo la via più naturale dalle superfici più umide a quelle più secche, dall’interno con aria viziata verso l’esterno con aria più sana.
Uno scambio quindi molto più sofisticato di un sistema VMC che non richiede energia e che viene controllato dalla stessa muratura e dalle condizioni esterne esistenti al momento.
Oltre quanto già detto, va aggiunto che una muratura sana ed asciutta sarà anche in grado di regolarizzare gli sbalzi termici esterni limitandone le escursioni a livelli quasi ideali.
Non si capisce allora perché ci si ostina, oggi, a voler limitare la traspirazione muraria con pitture, intonaci e cappotti sintetici o plastici con l’illusione di poter risparmiare qualche euro al mese per il riscldamento.
Tutto quanto serve per una casa vivibile la fornisce da sempre un muro sano ed asciutto, se ne potrà migliorare leggermente il valore di isolamento termico a patto di usare esclusivamente isolanti a fibra naturale purché traspiranti e non occlusivi.
Quando invece ci troviamo con un muro umido, le capacità termoisolanti sono gravemente compromesse e la casa risulterà più umida e fredda, lo scambio di vapore con l’esterno sarà molto limitato ed il benessere abitativo si riduce considerevolmente. In questi casi serve solo risanare il muro con IgroDry per riportarlo allo stato ideale di traspirazone e di isolamento termico, non serve altro.
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