Risanamento muro portante in tufo da umidità di risalita

Salve, sono proprietario di un villino al mare particolarmente soggetto al fenomeno dell’umidità di risalita che copiosamente risale da pavimenti e muri interni in generale tutta l’abitazione. La situazione si è acuita a seguito dell’installazione di un cappotto esterno impermeabilizzante (3cm di polistirolo e rete con rasato).
            1) Avendo già tentato un’opera di risanamento interno vorrei un vostro consiglio per capire se e come si può intervenire con il vostro prodotto su un muro già risanato mediante reintonacatura con intonaci deumidificanti (tipo Weber terrasan) su cui è stata eseguita una pitturazione a base di resine silossaniche (obbligatoria su questo tipo di intonato).
            2) Qualora inoltre si optasse per la reintonacatura di un muro in precedenza piastrellato (soggetto ad umidità di risalita) sarebbe opportuno provvedere ad un trattamento preventivo onde evitare la comparsa di chiazze di salmastro e conseguente caduta di vernice che è scontato aspettarsi in condizioni normali?

            Attendo riscontro, grazie.

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Buonasera signor M. ho letto con attenzione il suo problema e devo dire che si son fatti tutta la serie di interventi creduti “di risanamento” che hanno apportato al peggioramento igrometrio della sua muratura.

        Ma era scontato e prevedibile, a partire dal cappotto termico che riduce la traspirazione muraria verso l’esterno (che è anche la traspirazione più importante ai fini di stabilizzare il livello di umidità di risalita) per continuare con l’intonaco macroporoso pitturato a silossani (assolutamente sconsigliati sui muri umidi).

        Insomma quello che poteva far male al suo muro è stato fatto, ora serve risanare veramente.

        IgroDry sarebbe sicuramente efficace in questi casi, l’unico dubbio che ho è che non son certo che si riesca a far penetrare il prodotto agevolmente attraverso una pittura a base di silossani.

        La mia proposta sarebbe quella di testare il prodotto su qualche metro quadro per valutare se si riesce a farlo penetrare e se poi, dopo qualche giorno, lei riscontrerà una qualche efficacia in termini di asciugatura.

        Purtroppo non saprei dirle di più a meno che non sia interessato a rimuovere completamente la pittura a silossani (o addirittura l’intero intonaco) e fare un trattamento efficace e serio proprio come si deve.

        Spero di aver esaudito le sue risposte, eventualmente mi riscriva o mi chiami, il mio numero è 33xxxxxxxxx

         

        Saluti

        E. R.

        responsabile tecnico per igrodry.com

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Signor E. la ringrazio per la risposta. L’intervento di impermeabilizzazione esterno si è reso necessario per preservare la muratura portante della casa (in tufo) che era diventata letteralmente una spugna e che riduce i muri perimetrali in condizioni indicibili con la produzione di salmastro per tutta l’altezza e con danni che interessato anche i solai. A questo punto l’intervento era assolutamente necessario per preservare l’integrità dei solai, considerato che in una casa a soli 50m dal mare qualsiasi altro tentativo fatto per cercare di proteggere la muratura esterna era miseramente fallito. Per quanto riguarda la scelta di rifare l’intonaco con un prodotto deumidificante sinceramente questa soluzione era unanimemente considerata la migliore sul campo: il problema e che ritengo non sia stata seguita la procedura di messa in opera così come previsto dalla scheda tecnica del prodotto ma questa purtroppo è una mia responsabilità.

       Quello che avevamo intenzione di fare durante quest’inverno era bonificare un ripostiglio nel quale è “esploso” il fenomeno ultimamente, ancora intonacato con intonaco tradizionale e piastrelle, nel quale avevamo intenzione di demolire le piastrelle stonacando la porzione di intonaco interessata dalla risalita per poi procedere a reintonacare: in questo caso avremmo a disposizione direttamente la muratura “stonacata” sulla quale applicare il prodotto per poi procedere a reintonacare (a questo punto con metodologia tradizionale). Mi chiedevo se il prodotto applicato direttamente sulla muratura libera dall’intonaco migliorava o perlomeno manteneva la sua efficacia.

       Per quanto riguarda la muratura reintonacata e interessata dal fenomeno ritengo ci siano le condizioni per rimuovere tutta la pittura silossanica (opera facilitata dal salmastro che l’ha gia in parte distaccata) e fare un tentativo, considerando che per fortuna il problema al momento è limitato a pochi mq.

       Attendo sua risposta e ringrazio per la gentile collaborazione.

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Buongiorno signor M.,  riguardo la zona piastrellata io le consiglierei di rimuovere il rivestimento e ripristinare l’intonaco, solo dopo applicare IgroDry in quanto, la stessa applicazione, facilita e velocizza l’asciugatura anche del nuovo intonaco; inoltre con una parete rifinita riesce a valutare con maggior precisione e senza strumentazione (qualora non ne disponesse) il progresso di asciugatura che sta ottenendo.

Riguardo la zona trattata a silossani si è ovvio che questo strato cade e tenderà a staccarsi ma temo che sarà anche qui da ripristinare il velo dell’intonaco che solitamente viene perso dall’eccesso di cristallizzazione salina superficiale che aumenta di volume e distacca la pittura.

Anche qui è conveniente e risparmioso il processo di trattare tutto insieme sia il velo del nuovo intonaco che il muro sottostante.

L’unico dubbio che mi rimane è che per rifare il velo, dovrà giocoforza dover rimuovere l’intera pittura altrimenti le verrà un lavoro poco preciso e macchiato.

Spero di esserle stato di aiuto

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