Sto trattando con IgroDry, ora come procedo?
Buongiorno, Le allego le immagini dei muri dopo le prime due applicazioni del vostro prodotto.
Ritiene che dopo le applicazioni sia necessario imbiancare oppure bisogna continuare a rimuovere il nero che fuoriesce e ad applicare nuove dosi di Igrodry?
E’ normale che la macchia scura si sia allargata dopo la prima stesura?
Quali consigli mi può dare?
Quale pittura da sovrapporre mi può consigliare?
Grazie per l’attenzione.
La muffa (nera nel suo caso) è un fungo che si nutre di componenti organici (come la pittura a tempera) e di acqua (che rimane accumulata sui punti più freddi del suo muro).
Quando ha iniziato ad applicare il prodotto, il pennello ha spalmato la macchia tutta intorno (consigliamo sempre di rimuovere prima la componente più grossa tamponando localmente con una spugnetta bagnata per evitare di far allargare la macchia). Comunque non è un problema tanto in quelle zone dovrà ripitturare comunque in quanto la tempera sottostante sarà stata tutta mangiata dal fungo.
Il mio consiglio è, ora che in ballo, di fare altre applicazioni sbordando abbondantemente oltre i limiti segnati dalla muffa, questo per evitare che domani il ponte termico si sposterà sull’angolo ancora non attaccato o nelle vicinanze ad esso e si ritroverebbe la muffa in altri punti non trattati.
Segua quindi questi consigli:
– sugli angoli che vedo sopra la cappa, tratti abbondantemente fino alla parete opposta e anche parte del solaio
– dove vedo la tapparella (foto 995 e 992 e 990) presumo si tratti di stanza da letto e bagno applichi agli angoli più freddi e nei montanti verticali degli infissi fino in fondo
– nella stanza piastrellata il soffitto sembra molto umido e quindi ci spenda un’altra buona mano
Nella foto 994 e 995 sembra si tratti di un ponte termico dovuto a discontinuità muraria o parete esposta a nord e bastano una – due mani sbordate di 20 cm in orizzontale e verticale.
Le consiglio comunque in questo caso di applicare il prodotto caldo (magari riscaldandolo a bagnomaria o su microonde e su contenitore in plastica o vetro)
Se ha già trattato precedentemente le murature con prodotti clorati o varecchina, l’applicazione potrebbe riportare fuori il tipico odore acre dei vecchi prodotti, in tal caso applicare più in abbondanza per rimuovere più in porofondità gli ioni di sale che la muratura ha accumulato.
Fatto tutto questo potrà ritinteggiare con pittura a tempera senza aggiungere troppi fissativi o prodotti non traspiranti. Sconsiglio vivamente smalti, silossani o altre diavolerie moderne che limitano la traspirazione muraria.
A lavoro finito il muro tornerà ben assorbente e traspirante e noterà anche che gli angoli fino ad oggi umidi (per deposito di rugiada) non si bagneranno più non permettendo quindi alle muffe di instaurarsi.
Da consigliare comunque, almeno per i primi tempi di asciugatura (ma sarebbe una sana abitudine far sempre) di cambiare aria spesso aprendo le finestre in contemporanea la mattina e la sera o quando, con riscandamento a regime, la temperatura è massima e l’aria è carica di umidità.
E’ una operazione praticamente indolore ai fini del clima interno in quanto si tratterebbe di far evacuare la maggior parte di aria umida accumulata in brevissimo tempo (1 – 2 minuti) e sostituirla con aria esterna molto più asciutta; la temperatura rimarrebbe sostanzialmente la stessa ma il grado igrometrico si alleggerirebbe di moltissimo.
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