Pali di fondazione

Elemento resistente di forma per lo più prismatica o cilindrica di notevole lunghezza, impiegato nelle fondazioni sia dove il terreno fondabile è molto profondo e tale da non essere economicamente raggiungibile con le fondazioni a piloni, sia per la presenza di falde idriche sotterranee che renderebbero oneroso lo scavo di pozzi.
I P. possono essere in legno, in ferro e in cemento armato; la loro messa in opera può classificarsi in due categorie: i P. infissi nel terreno mediante battitura, e i P. formati in opera mediante trivellazione del terreno stesso.
Fra i vari metodi per la costruzione dei P. abbiamo:”
– Palo Simplex, è formato in opera, mediante infissione, per battitura (senza asportazione di terra), di un tubo di acciaio del diametro di 40 cm, detto camicia, munito di puntazza recuperabile. Dopo l’infissione, si getta, entro il tubo, calcestruzzo, opportunamente pilonato, e contemporaneamente si estrae il tubo, sollevandolo con l’argano del battipalo. Quando il tubo non viene recuperato si dice intubato. La portata in relazione alla natura del terreno, è di circa 30 tonnellate.
Palo Duplex, è formato in opera, mediante infissione, per battitura di un secondo P. Simplex, concentrico al primo, quando il calcestruzzo è ancora fresco. La portata in relazione alla natura del terreno, è di circa 100 tonnellate.
Palo Franki, è formato in opera, gettando calcestruzzo quasi asciutto nel tubo-forma (camicia), appoggiato sul piano di campagna battendolo con un maglio da 3 t cadente da parecchi metri d’altezza (senza asportazione di terra). Il tubo, nel fondo, ha un tappo di calcestruzzo o di acciaio, sul quale agisce il maglio, che trascina il tubo con sé: il quale affonda nel terreno fino alla profondità voluta, impedendo alle eventuali acque sotterranee di penetrare nella forma.
Palo Strauss, è formato in opera per trivellazione, con asportazione di terra: il calcestruzzo viene colato nel tubo-forma che ha il bordo inferiore a denti di sega, e l’infissione avviene generalmente per rotazione. Se il terreno è incoerente, contemporeaneamente alla trivellazione penetra una pesante sonda, munita di valvola di fondo con la quale si asporta il materiale sciolto. Poi si procede all’estrazione del tubo-forma e contemporaneamente si comprime il calcestruzzo.

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