Vetro

Materiale che si ottiene facendo raffreddare una miscela di silicati di sodio e di potassio con altri composti (allumina, calce, ecc.). Il V. è fragile e di solito trasparente. Fra i vari tipi di V.:
Vetro armato, è quello in cui viene inserita una “armatura” costituita da fili metallici cromati.
Vetro lamellare, è composto da due o più lastre di V. alternate con lastre di materiale plastico trasparente, incollate insieme con acetato di cellulosa e pressate in autoclave; ha gli stessi impieghi del V. temprato, resiste all’urto di un corpo duro o molle, o allo sparo di un proiettile.
Vetro laminato, è composto, inserendo fra due lastre di V. un foglio di celluloide o di plexiglas o simile e incollate fra loro.
Vetro di sicurezza, può essere armato, lamellare, laminato, temprato; il V. di sicurezza è obbligatorio per talune applicazioni.
Vetro smerigliato, è quello che ha perduto la levigatezza sotto l’azione meccanica prolungata di un getto di sabbia finissima oppure sotto l’azione chimica di sali corrosivi; rendendolo traslucido e cioè non più trasparente.
Vetro temprato, si ottiene da lastre riscaldate poco al disotto della temperatura di rammollimento e raffreddate con getti d’aria sulle due facce; ottenendo un prodotto resistente alla flessione. La lastra una volta temprata, non può essere tagliata, né vi possono essere praticati fori o tacche.

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