Stadio

Antica misura greca (600 piedi, o circa m 180) che dava il nome al luogo dove si svolgevano gare podistiche. Il nome rimase anche in epoca romana per indicare gli edifici in cui si svolgevano corse e altri esercizi ginnici. Analogamente è oggi chiamato S. l’impianto stabile per manifestazioni sportive all’aperto. La sua organizzazione non differisce molto dagli antichi S.: una serie di gradinate per gli spettatori, che perimetra lo spazio interno dove avvengono le gare; l’orientamento e la forma dello spazio centrale sono legati ai tipi di gare che vi si svolgono; la visibilità deve essere assicurata a tutti gli spettatori, ammettendo che ci siano parti, le tribune, in cui essa è migliore; negli ambienti sottostanti le gradinate, sono collocati gli spogliatoi, palestre, impianti igienici e sanitari, uffici, deposito, sale di ristoro, ecc. Talvolta lo S. è coperto (solo sopra le gradinate) mediante notevoli strutture a sbalzo. Celebri S. moderni italiani sono: quello di S. Nicola a Bari, di S. Siro a Milano, lo S. Olimpico a Roma.

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